Il doppiaggio sbarca sui social – Intervista ad Andrea La Greca
Coca-Cola, Mentos, Vigorsol, Radio 105, Seat, Fiat, sono solo alcuni degli spot famosissimo nei quali possiamo riconoscere la voce di Andrea La Greca, doppiatore e speaker pubblicitario famosissimo sui social, soprattutto su TikTok.
Come è nata questa tua grande passione per il doppiaggio e quando hai capito che volevi farne la tua professione?
Guarda in realtà la passione per il doppiaggio non è nata subito, forse non lo sai ma è nata prima la passione per il canto. A 12 anni stavo già cominciando a cantare sotto la doccia, in cucina, sui marciapiedi. Cantavo dappertutto. Mio padre a un certo punto (gli avevo fatto una testa tanta) mi fa: “Così non va bene!”… perché probabilmente ogni volta che cantavo da qualche parte moriva un insegnate di canto… quindi decise di mandarmi a una scuola di canto.
Ho iniziato a frequentare, a imparare e a diventare bravo. Poi ho conosciuto una insegnate di canto, Susanna Parigi, che all’epoca mi disse: “Ma tu Andrea, la conosci la dizione?” Ed io lì per lì “Ma si 2+2=4”. “Non l’addizione, la dizione”. Non la conoscevo.
E da lì ho scoperto tutti gli accenti di tutte le parole, non solo facendo un corso di dizione ma un corso di dizione e recitazione in contemporanea. E mi ero perfezionato a cantare con la dizione giusta. Poi da lì ho scoperto un mondo nella recitazione e nel doppiaggio che mi ha stravolto la vita, perché poi da lì ho cominciato ad appassionarmi a tutte le pubblicità che sentivo in televisione e le ripetevo. Mio padre e mia madre mi dicevano, “Ma tu le conosci tutte a memoria?” E io riconoscevo anche le voci “Si si questa voce è anche quella che ha fatto lo spot dello shampoo e quello della crema”. Da lì è nata la mia passione ed ora sono qui.
E come è iniziata la tua professione quindi?
È iniziata con delle botta di fortuna. Praticamente ho cominciato a fare degli spot piccolini qua e là per prendere confidenza con me stesso. La gente questo non lo sa, ma quando sei in sala di doppiaggio/speakeraggio sei continuamente sotto esame, non sei mai da solo con un microfono, sei circondato da persone: c’è il fonico, il direttore di doppiaggio, il cliente, l’assistente del cliente, l’agenzia di copy.
In un attimo si formano un esercito di 12 persone e tutti devono dire la propria. Tu magari stai recitando “Dai, è ora di cambiare!” E quelli ti fanno: “il DAI riesci a farlo più calante ma nel senso che sotto c’è l’intenzione recondita di quando eri bambino…” è pazzesco e quindi vai un attimo in panico.
Tornando alla tua domanda, nel 2013 ho avuto quella botta di fortuna di fare un spot importante come quello della Coca-Cola e io ero sempre Andrea La Greca nel mondo dello speakeraggio, cioè nessuno. Però da quel momento molti brand volevano la voce della Coca-Cola per le loro pubblicità. Quella era stata la campagna di personalizzazione più imponente a livello mondiale, perché era quella che faceva “Condividi una Coca-Cola con Marco, Lorenzo e Giulia o con chiunque incontrerai questa estate”.
Quello spot lì l’hanno mandato in onda da tutte le parti, in stazione, metropolitana, allo stadio e al cinema. C’è stata una diffusione mediatica pazzesca. E tutti in quel periodo volevano la voce di Coca-Cola: ho lavorato con Diadora, Radio105, alcune banche e da lì poi sono entrato piano piano nel mondo dello speakeraggio e a distanza di 7 anni per fortuna sono ancora qui e infatti mi fa strano ma tutti i giorni in televisione o in radio c’è uno spot che ho fatto io che va in onda.
Ed è bellissimo per noi riconoscerti, ed è bello sapere che inizi a essere riconoscibile, un po’ come Pannofino o altri.
Si è vero, e c’è anche un altro punto di vista su questo: cioè che la gente ormai è distratta, come tutti, abbiamo un ritmo velocissimo e tante volte capita che mi chiamano e mi dicono “Andrea ti ho sentito nello spot del detersivo” … “Ma io non l’ho mai fatto quello!” e magari mi confondono con un altro collega che ha la voce simile.
Noi ti abbiamo conosciuto su TikTok dove stai avendo un enorme successo. Non si può dire che tu sia fuori dal trend, nel senso che comunque TikTok si basa sul doppiaggio quindi in un certo senso tu ci rientri, però ecco eviti gattini o te che ti cambi i vestiti e fai i balletti. Come mai stai avendo così tanto successo con i ragazzi su TikTok?
Probabilmente perché la mia voce sta diventando riconoscibile negli anni. La cosa che mi fa strano è quando nei commenti di TikTok leggo “Ah ma io questa voce l’ho già sentita, è quella delle pubblicità” e quindi probabilmente anche per quello. Poi c’è anche da dire che quando recito una frase, la leggo, cerco di capire come farla nei migliore dei modi, come poterla fare al meglio e poi la registro. Non è sempre mai una prima lettura, c’è sempre un piccolo ragionamento dietro a una qualsiasi roba anche perché ci deve essere dei tempi comici dietro a ogni frase; c’è una recitazione dietro ogni frase che leggo.
E’ anche vero che TikTok quando è uscito non lo avevo minimamente considerato perché ero preso da altre piattaforme, tipo Youtube, perché ho anche un canale lì ma che per il momento sto tralasciando a causa (o a merito) di TikTok. Tutto è nato mi sembra tre mesi fa… l’ho aperto perché dovevo fare un video su Youtube, “Chi sei quando piove” era il titolo del video che non ho mai montato, è girato ma non l’ho mai montato. Dovevo fare una scena di cosa fai a casa quando fuori piove e tra le cose da fare c’era anche il Tiktokker e quando l’ho aperto mi si è aperto un mondo, tanto che ho sospeso di fare il video per Youtube.
Ho guardato i video per 4-5 giorni da quando ho aperto il mio account e poi ho fatto il mio primo video, uno scioglilingua che ha raggiunto tipo 200mila visualizzazioni perché proprio in quei giorni era uscito un ragazzino che aveva fatto uno scioglilingua tutto suo e avevo visto che i ragazzini ci sono andati fuori di testa.
2 giorni prima di caricare il video avevo chiesto alla mia ragazza “Ma quindi se io faccio un video poi gli altri possono utilizzare il mio audio e doppiarsi da soli? No vabbeh allora è perfetto questo social per me, io posso dire qualsiasi roba e la gente usa la mia voce e si doppia.” E da lì ho cominciato a fare un sacco di video, e ad oggi faccio all’incirca 2milioni e mezzo di visualizzazioni al mese.
A parte il tuo profilo TikTok, abbiamo analizzato anche il tuo profilo Instagram, che rispecchia un po’ quello che suggeriamo nei nostri corsi, la ricerca di un proprio personal branding e della propria nicchia. Il tuo IG è partito con dei contenuti un po’ variegati per poi gradualmente focalizzare l’attenzione dei tuoi follower su quella che è la tua professione. E’ stato un percorso che ti è venuto perché prima non funzionava o perché è stata una crescita tua naturale?
E’ stato sicuramente un percorso naturale. Quanto è nato Instagram eravamo abituati a Facebook, agli stati e ai testi dove scrivevamo quello che ci succede, poi con Instagram abbiamo visto dei contenuti di foto molto più carine rispetto a quelli con cui eravamo abituati. E quando la gente ha aperto i suoi account tutti si credevano Olivero Toscani, eravamo tutti fotografi. Difatti l’idea mia iniziale era fare foto fighissime, avevo messo foto del mio cane e poi alla fine col tempo foto di me in studio per fare vedere come lavoro, perché la gente già iniziava a chiedere come funziona il mio mestiere e in cosa consisteva.
Quindi il profilo IG è stata proprio una conseguenza anche grazie a TikTok, perché la cosa che non mi aspettavo è che ricevo non tanti messaggi al giorno, tipo una ventina, ma mi arrivano da TikTok, perché lì ho messo il bottone che si collega al mio account Instagram. Mi fanno i complimenti o mi chiedono consigli per come poter inizia a doppiare ecc. E capita che molta della gente che mi segue su TikTok ora mi segue anche su Instagram.
Infatti quello che ci è piaciuto è il tuo brand molto pulito e definito. Al momento stai lavorando su qualcosa di nuovo? Qualche progetto?
Al momento no, diciamo che sto lavorando su un po’ di cose tra cui un cortometraggio; ci sono tante tante idee; il mio canale di Youtube è fermo perché mi sto concentrando su TikTok ma sto lavorando per far uscire nuovi contenuti. Il fatto è che Youtube sta diventando un mondo davvero complicato, c’è tanta gente e probabilmente saranno poi quelli che andranno su TikTok.